FATTORI DI RISCHIO
MODIFICABILI E NON MODIFICABILI

Esistono diverse situazioni e caratteristiche individuali che rappresentano fattori in grado di far aumentare il rischio di andare incontro a patologie cardiovascolari.

Se non possiamo intervenire, sono fattori di rischio non modificabili

Alcuni di questi fattori sono al di là del nostro controllo e si definiscono come fattori di rischio non modificabili, tra cui vi sono:

  • Età
    le malattie cardiovascolari sono più frequenti nelle persone di età superiore ai 50 anni
  • Sesso
    gli uomini hanno una probabilità superiore di ammalarsi, rispetto alle donne, in giovane età.
    Le donne dalla menopausa in avanti sono esposte a un rischio che aumenta progressivamente
  • Familiarità
    esistono patologie, come per esempio l’ipercolesterolemia familiare, che vengono trasmesse dalla propria famiglia ed espongono a un rischio elevato di andare incontro a patologie cardiovascolari.

Quando si può fare qualcosa: i fattori di rischio modificabili

Vi sono poi fattori modificabili, su cui quindi possiamo intervenire, legati per lo più a comportamenti e stili di vita, quali:

  • Fumo
    le sostanze presenti nel tabacco contribuiscono a determinare un restringimento dei vasi sanguigni, che quindi possono ostruirsi più facilmente
  • Consumo di alcol
    se consumato in accesso, l’alcol può infatti determinare un aumento dei livelli di colesterolo e di pressione arteriosa
  • Scorretta alimentazione
    una dieta ricca di grassi e povera di verdure può favorire l’accumulo di colesterolo e l’aumento della pressione arteriosa
  • Sedentarietà
    chi non svolge sufficiente attività fisica ha una probabilità superiore di essere sovrappeso, con pressione arteriosa e colesterolo alti

Fattori di rischio modificabili: quali sono le conseguenze?

I fattori di rischio modificabili rappresentano un pericolo per la nostra salute, perché a loro volta portano alla comparsa di altre situazioni che aumentano il rischio di patologie cardiovascolari, come:

  • Diabete
    che, progredendo, determina la comparsa di danni a livello delle pareti dei vasi sanguigni
  • Obesità
    che favorisce l’insorgenza del diabete e di elevata pressione arteriosa
  • Ipercolesterolemia
    ovvero la presenza di alti valori di colesterolo che, come abbiamo visto, possono portare alla formazione di placche che bloccano il normale flusso sanguigno
  • Ipertensione arteriosa
    quando la pressione sanguigna è troppo elevata, è più facile che le pareti dei vasi sanguigni vengano danneggiate, favorendo la formazione di coaguli e placche che bloccano il flusso sanguigno.